ShareTweet 0https://open.spotify.com/episode/4yCirERuKkSuXWPL1yB1Xs?si=LogySphASPuLl9M7MPv9wQ&utm_source=copy-linkLa frontiera delle “pillole tecnologiche” è già realtà. Esse consentirebbero di monitorare il corpo umano dall’esterno e di trovare la migliore cura, ma siamo sicuri che nessuno ne approfitterà?Le “pillole tecnologiche”, una nuova frontiera della scienzaIn questa unione di tecnologia e scienza c’è davvero dell’incredibile. Di questo nuovo tipo di monitoraggio del corpo si parla già da anni, ma oggi più che mai è diventato realtà.Il caso Gran BretagnaLa Lloydspharmacy, una delle maggiori catene di farmacie britanniche, ha da tempo firmato un accordo con la società californiana Proteus Biomedical: tramite “pillole tecnologiche” in collegamento con un cerotto sulla schiena, sarebbe possibile monitorare il paziente direttamente da un dispositivo elettronico. Queste particolari pillole possono essere assunte insieme ad altri farmaci e il loro costo è relativamente contenuto.Una nuova frontieraQueste “pillole tecnologiche” potrebbero davvero segnare una svolta: i malati di cancro potrebbero, ad esempio, scoprirlo precocemente e le cure sarebbero più mirate e danneggerebbero meno il corpo.…Ma attenzioneQueste “pillole tecnologiche” pongono comunque un problema etico: fino a dove possiamo spingerci? Siamo sicuri che nessuno ne approfitterà per sviluppare qualcosa capace di spiarci o peggio controllarci? Questa tecnologia “a portata di tutti” non rischia di danneggiarci se non usata correttamente e dalle giuste persone? È possibile che vengano perfezionate a tal punto da controllarci o da farci insorgere appositamente un problema affinché possa poi essere curatibe quindi arricchire le case farmaceutiche che, come abbiamo potuto constatare negli ultimi tempi, non sono esattamente un esempio di onestà e trasparenza? Tutti questi sono dubbi legittimi: in fondo, siamo umani.