ShareTweet 0L’Homo sapiens viveva nei Balcani già 46000 anni fa, dunque Neanderthal e sapiens vissero insieme in Europa per migliaia di anni prima che i nostri antenati neandertaliani si estinguessero per sempre.Nuovi repertiRecentemente si è scoperto che i Neanderthal ebbero contatti con i sapiens molto prima di quanto si pensasse. Alcuni reperti rinvenuti in Bulgaria a Bacho Kiro, una grotta sui monti balcani particolarmente studiata durante questi anni, suggeriscono che l’uomo moderno si trovasse in questa ragione balcanica già 46000 anni fa e quindi ebbe migliaia di anni per interagire con i nostri precedenti antenati. La scoperta è stata riportata su “Nature” e su “Nature Ecology & Evolution”.Nella grotta sono stati ritrovati manufatti in osso e gioielli risalenti alla fase di transizione chiamata Initial Upper Paleolithic (Paleolitico Superiore Iniziale). Tali strumenti costituirebbero una continuazione tra gli utensili propri di Neanderthal e sapiens. Il problema di datazione di tali oggetti durante gli anni era stato compromesso dal deterioramento del sito.Un’immagine dei reperti ritrovati nella grotta di Bacho KiroLe ricerche continuanoDal 2015, però, i paleontologi del “Max Planck Institute For Evolutionary Anthropology” sono tornati sul sito di Bacho Kiro insieme agli studiosi del “National Institute of Archaeology” e della “Bulgarian Academy of Sciences” di Sofia e gli scavi sono stati riaperti. Durante le ricerche, sono state trovate centinaia di utensili, ciondoli e ossa umane. Un molare ha però catturato maggiormente l’attenzione dei ricercatori.La prova definitivaLe analisi del DNA effettuate sul dente hanno infatti confermato che il questo è appartenuto ad un Homo sapiens e non a un Neanderthal come invece ci si sarebbe aspettato. Ulteriori analisi del collagene e delle sequenze mitocondriali ottenute da studi effettuati sulle ossa umane hanno evidenziato che in quella grotta c’erano individui della nostra specie, i nostri antenati più diretti: gli Homo sapiens. Ecco dunque che queste incredibili e solide prove dimostrano che Neanderthal e sapiens sono vissuti insieme.La datazioneA quando risalgono tali incredibili prove? Tramite analisi al radiocarbonio ossa umane e manufatti risalirebbero ad un’epoca compresa tra i 43650 e i 45820 anni fa. Le ossa di animali tagliate e modificate per creare armi, invece, risalirebbero già a 46940 anni fa. A sostegno di una possibile migrazione verso i Balcani vi sono teorie che dimostrerebbero che proprio in quel periodo si è verificato un aumento delle temperature e quindi l’Homo sapiens potrebbe essere stato incoraggiato a lasciare il Medio Oriente per avventurarsi più a nord, verso i Balcani appunto.Neanderthal e sapiens: una lunga convivenzaDai diversi ritrovamenti e dai molteplici studi effettuati a Bacho Kiro, si può quindi affermare che Neanderthal e sapiens convissero per un periodo che può variare dai 5000 fino agli 8000 anni. I Neanderthal si sarebbero infatti estinti circa 41000-39000 mila anni fa. In questo arco di tempo, Neanderthal e sapiens avrebbero avuto diverse occasioni di incontro e di contaminazione culturale reciproca.Neanderthal e sapiens si sono influenzati a vicenda?I ritrovamenti di gioielli in osso nella grotta farebbero supporre che gli ultimi Neanderthal siano stati influenzati dai sapiens nella lavorazione dei manufatti, ma non tutti gli studiosi concordano. Le tecniche di lavorazione del Paleolitico Superiore Iniziale erano molto diffuse e risulta dunque molto complicato stabilire un’univoca paternità. I Neanderthal, inoltre, creavano utensili dalle spiccate peculiarità, come quelli ottenuti dagli artigli delle aquile e ciò avveniva molto prima che questi incontrassero i sapiens.Non solo Bacho KiroSi presuppone che quella di Bacho Kiro possa non essere la sola prova di una incursione dei sapiens in Europa avvenuta prima di quanto si pensasse. Nel 2019 ad Apidimia, Grecia, è stato ritrovato un cranio risalente a 210000 anni fa appartenente ad un Homo sapiens. La presenza dei sapiens in Europa, almeno inizialmente, fu però sporadica in quanto i Neanderthal era più abituati a sopportare temperature più rigide.La storia che si riscriveFino ad oggi sui libri di storia siamo stati abituati a ipotizzare che i nostri antenati siano comparsi e scomparsi uno per volta, senza immaginare che questi abbiano potuto condividere spazi e conoscenza. I ritrovamenti di Bacho Kiro sono la prova che la storia non è fatta di periodi definiti che iniziano e si concludono, ma che i processi che portano all’evoluzione stessa dell’uomo (ma non solo) si fondono e si confondono. La storia non è fissa e fissata ma si modifica con il tempo, si plasma intorno alle scoperte e alle nuove e continue ipotesi. Insomma, non saremo forse mai certi del nostro passato.