ShareTweet 1 https://open.spotify.com/episode/57PXy5QCKIP47rC2fMjpt2?si=ZWOtSiMMSxKzwCNZt5dX6ALa paura nei confronti della tecnologia è un sentimento che si dilaga sempre di più. È stato accentuato con il lockdown. Molte persone si sono trovate a lavorare in smart working e da quel momento è cominciata una sorta di lotta contro l’evoluzione tecnologica delle nostre vite.Fino a qualche mese fa, subito dopo il lockdown, le attività e le aziende sembrava avessero compreso l’importanza dell’evoluzione tecnologica per il il proprio business. Visto e considerato che la chiusura del paese aveva selciato gli incassi in molti hanno cominciato ad informarsi sui vari sistemi da attuare per sviluppare il proprio business online.Ma con la ripresa tutto è andato nel dimenticatoio.La paura nella tecnologia ci immobilizzaÈ di ieri l‘annuncio del nuovo DPCM del governo dove, tra le altre cose, si incentiva lo smart working. Sia nel pubblico che nel privato.Come sempre, sono andato a leggermi le reazioni a questo nuovo decreto e con mio enorme stupore ho letto tantissimi commenti di persone che bocciano totalmente la ripresa e il potenziamento dello smart working.Paure infondate di perdere il lavoro a causa di questa pratica e lo spauracchio della decentramento di attività in paesi dell’est per sostituire i lavoratori italiani.Per non parlare poi delle ripercussioni che le persone temono nella propria vita sociale.Non riusciamo ad accettare l’evoluzioneNon riusciamo proprio ad implementare la tecnologia nella nostra vita. Neanche la paura di un secondo lockdown e della ripresa della pandemia ci ferma dal rigettare le novità. È come se le persone avessero paura di relazionarsi con un’altra realtà.Non c’è la voglia di pensare alla propria vita in un modo diverso. Di cambiare abitudini per il bene collettivo. Si pensa solo “a ritornare alla normalità”.Ma a che prezzo?In questo podcast analizzeremo insieme questa paura nei confronti della tecnologia.